Partendo dalle quotidiane abitudini alimentari, considerando l’insorgenza della disfagia, abbiamo chiesto al nostro Comitato Tecnico Scientifico di:
- costruire un quadro complessivo di risposte adeguate, efficaci, utili che possono – anche con uno scenario di risorse economiche ridotte – garantire una corretta alimentazione;
- individuare gli elementi “culinari” su cui puntare per garantire un livello di qualità della vita adeguato anche ad una persona disfagica (e ai propri cari);
- pensare a preparazioni accurate, fantasiose e sicure, esaltando la cromaticità, curando il gusto dei cibi a consistenza modificata, evitando la monotonia e la ripetitività, permettendo alla persona di guardare, annusare e gustare il cibo al fine di stimolare l’appetito e la produzione di saliva.
I risultati sono stati sorprendenti…